Il KML è un linguaggio standard creato per gestire dati geospaziali principalmente nei programmi Google Maps e Google Earth, ma ormai utilizzato diffusamente ovunque.

Il file KML descrive gli elementi (punti, linee, poligoni) da visualizzare.

I file KML sono semplici file di testo che anche con Notepad possono essere aperti. A volte sono distribuiti come KMZ, che sono file ZIP compressi con estensione .kmz.

Un esempio di file KML è il seguente:

<?xml version=”1.0″ encoding=”UTF-8″?>
<kml xmlns=”http://earth.google.com/kml/2.0″>
<Placemark>
<description>New York City</description>
<name>New York City</name>
<Point>
<coordinates>-74.006393,40.714172,0</coordinates>
</Point>
</Placemark>
</kml>

Nel KML possono essere descritti elementi puntuali, lineari e areali ciascuno con una propria descrizione.

Con un unico file KML è dunque possibile descrivere un intero modello geometrico di rete, dove, ad esempio, si usano gli elementi lineari per descrivere le condotte, i collettori o i canali, si utilizzano gli elementi puntuali per descrivere pozzetti e vasche, mentre gli elementi areali possono essere utilizzati per descrivere aree colanti o di consumo.

Se per convenzione vengono inserite nella descrizione di ciascun elemento anche alcune caratteristiche dell’elemento stesso (ad esempio diametro, scabrezza) é possibile con un solo KML avere un modello geometrico della rete abbastanza completo.

L’unica particolarità di rilievo è che le coordinate di ciascun elemento sono espresse in coordinate geografiche latitudine e longitudine (WGS84).

Riepilogando è possibile entrare in possesso di un KML utilizzando Google Maps o Google Earth, creando le proprie mappe o accedendo a mappe già disponibili ed esportando in questo formato. L’esportazione in formato KML è anche disponibile in molti GIS o WebGIS ed in molte altre applicazioni.