La modellazione della rete non prevede l’inserimento classico dei nodi, in quanto essi nella realtà non esistono, sono una astrazione, funzionale al calcolo e, pertanto, il solutore li genera in automatico. Ma per modellare una rete che funzioni occorrerà fissare almeno un carico ed assegnare almeno un’ utenza.

E’ necessario dunque introdurre alcuni pozzetti almeno per soddisfare il requisito del carico e quello delle utenze, l’introduzione di altri pozzetti è facoltativa.

I pozzetti in Acquedotti sono differenziati in base alla loro funzione principale:

  • i pozzetti di presa prevalentemente modellano una presa e fissano un carico (ce ne vorrà almeno uno a meno che non si voglia utilizzare una vasca/serbatoio)
  • i pozzetti di erogazione prevalentemente modellano un’ erogazione e fissano una portata media uscente dalla rete (la somma delle portate di tutti i pozzetti di erogazione costituirà l’erogazione media totale della rete); ne occorrerà almeno uno
  • i pozzetti di alimentazione prevalentemente modellano una immissione di portata nella rete a carico sconosciuto e vengono utilizzati in casi particolari
  • gli altri pozzetti, di ispezione, di confluenza, hanno una funzione accessoria e sono facoltativi (non sono necessari ai fini del calcolo)

I pozzetti, a seconda della loro funzione, sono posizionati con una modalità diversa:

  • pozzetti esterni che, pur non appartenendo ad una particolare condotta (vedi il caso delle confluenze), devono essere agganciati ad un vertice di estremità di una condotta, in modo da essere collegati correttamente alla rete e non risultare isolati: tipicamente sono i pozzetti di presa, di erogazione/alimentazione e quelli di confluenza
  • pozzetti interni che vengono inseriti sui vertici della condotta (che deve esistere) e pertanto sono di proprietà della condotta, spostati assieme alla condotta ed eliminati quando la condotta viene eliminata; tipicamente sono i pozzetti di ispezione ed i pozzetti di erogazione che simulano un allacciamento